Palazzo Chiaramonte Steri , immensa costruzione su piazza Marina a Palermo , fu costruito nel 1320 dalla famiglia Chiaramonte (una delle più potenti dell’epoca) e fu il simbolo di uno stile nuovo e originale diffusosi in tutta la Sicilia detto “ Chiaramontiano” appunto. Con la fine dell’ultimo erede della famiglia Chiaramonte , Andrea, ucciso per decapitazione sotto la sua residenza nel 1392, il palazzo diventa fino al XVI secolo , sede dei vicerè spagnoli . Fu anche sede del tribunale dell’inquisizione e proprio nei giardini antistanti avvenivano le decapitazioni o i roghi dei condannati a morte davanti al popolo. Per adattarlo alla funzione di grande penitenziario , furono aggiunti nuovi corpi dette Carceri delle Penitenza che si aggiunsero alle esistenti prigioni Filippine temutissime e tristemente famose . Vi morirono migliaia di persone.
Data la centralissima ubicazione nella città e la vicinanza al mare, nel corso dei secoli il palazzo cambiò diverse funzioni, ospitò la dogana, un rifugio dei poveri e fino al 1958 fu sede di uffici giudiziari. Oggi di proprietà della Regione Siciliana, è sede del Rettorato dell’Università di Palermo.
Di pregevole bellezza è la facciata che sporge su piazza Marina con aperture divise da eleganti colonne con archetti decorati. All’interno , oltre ai magnifici ambienti, spicca la sala magna con copertura in legno raffigurante decorazioni cavalleresche eseguite da grandi maestri d’arte popolare Cecco di Naro, Dareneu di Palermo e Simone da Corleone.