L’architettura delle isole del Mediterraneo e’ stata cosi’ descritta da Eckart Peternich : “ Dadi , leggiadramente e misteriosamente gettati su villaggi e città, e su questi dolci e armoniose cupole o piatti tetti a terrazza , logge dalle ampie arcate e aeree scale esterne” . Tutto ciò quasi sempre in bianco abbagliante nel sole , un bianco argenteo sotto la luna , luminoso sopra un mare nero-blu o verde bluetto di alberi e cespugli sempre verdi “. In effetti è difficile dare una definizione di stile relativamente al tipo di abitazioni edificate dagli isolani . E’ arduo assimilare queste costruzioni solamente al greco, all’islamico, al rinascimentale o al barocco . Si potrebbe essere tentati di definirlo contadino , uno stile da terraferma anche se gli abitanti sono quasi esclusivamente marinai e pescatori . Lo si riscontra sempre nelle isole italiane Ischia , Procida, Ustica, Eolie , nelle Cicladi greche e nelle Baleari spagnole .
Questi elementi architettonici tutt’ora ben vivi nella tradizione edificativa degli Eoliani , compaiono in realta’ per motivi essenzialmente pratici ; le case, un tempo costruite dai proprietari, sono formate da un unico o piu’ cubi sovrapponibili o affiancabili di facilissima realizzazione e costruiti numericamente a seconda delle disponibilita’ economiche una volta molto limitate . I tetti piatti non formano mai con le pareti ,dei veri e propri angoli retti , ma presentano dei lievi arrotondamenti che consentivano una volta di incanalare l’acqua nelle cisterne . Tetti a spiovente e tegole , non compaiono quasi mai . Non e’ inoltre da sottovalutare il fatto che un edificio cubico resiste molto di piu’ ai terremoti rispetto a qualsiasi altra forma di costruzione. Le facciate sono realizzate in calce e malta che ogni anno vengono puntualmente ridipinte , mantenendo il colore sempre vivo . Questa continua imbiancatura , consente di smussare gli angoli delle pareti arrotondando gli spigoli e creando un vero e proprio stile spartano e pratico che contribuisce a rendere uniforme il villaggio . Tipico dell’architettura eoliana è il patio, una terrazza rettangolare con delle colonne cilindriche dette pulère e coperto da canne che realizzano ambienti ombrosi nelle afose giornate estive . Il patio o “bagghiu” veniva utilizzato anche per appendere al fresco alimenti (pomodori ,frutta ecc.) . Nelle case piu’ antiche si sono conservati fantastici e coloratissimi pavimenti in ceramica.
Il famoso architetto svizzero-francese Le Corbusier ( 1887 -1965), ritenne che lo stile isolano era riconducibile all’antica Grecia , e anche il cubismo del XX secolo , si e’ ispirato molto spesso alle arcaiche costruzione delle isole del Mediterraneo .