Lipari come tutte le isole dell’arcipelago è stata un vulcano molto attivo nei secoli remoti, e anche se oggi l’attività eruttiva è del tutto terminata, insistono nel suo territorio fenomeni di blanda attività post-vulcanica come le fumarole presso il timpone Pataso e le sorgenti di acqua calda delle terme di San Calogero .
L’aspetto più spettacolare e duraturo dell’antica furia eruttiva e’ a nostro avviso caratterizzato dalle bianche spiagge di pietra pomice , contrastanti in modo netto con le vicine colate nere e lucide di ossidiana . Un vero contrasto cromatico magico creato da madre natura, che consigliamo al visitatore dell’isola di non trascurare .
La pomice è bianca, finissima e leggermente abrasiva e molti bagnanti cospargendosene il corpo, la utilizzano come mezzo per un naturale peeling. La presenza di immensi mucchi di pomice presso la riva è stato causato in buona parte dall’attività estrattiva delle antiche cave tutte in disuso , tranne una ancora operativa ma con volumi notevolmente inferiori rispetto al passato. La pomice di Lipari è infatti ancora utilizzata soprattutto in Germania e nel Regno Unito, per la creazione di blocchi di calcestruzzo leggero o come stone wash nelle lavanderie industriali .
Le spiagge di pomice sono veramente uno spettacolo della natura e le vecchie cave in disuso con i magazzini e le attrezzature arrugginite, costituiscono un grande sito di archeologia industriale .